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Il segmento testuale Programma di Milano è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 3Entità Multimediali , di cui in selezione 3 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 57

Brano: [...]le e il cristianesimo » e con l’abate Francesco Hitze fu uno dei creatori del partito del Centro. E così in Italia i conti MedolagoAlbani e Giovanni Grosoli, travolti poi, nel 1904, con la sconfessione vaticana dei primi gruppi democraticocristiani del nostro paese. A queste precise origini di classe non sono certamente estranee alcune delle idee di base delle « corporazioni obbligatorie », di chiara ispirazione paternalistica e feudale.

Il « Programma di Milano »

Le prime formulazioni che si richiamano a un nuovo concetto di « democrazia cristiana », e a un'interpretazione meno chiusa e arretrata dell’Enciclica di Leone XIII del 1891, trovarono la loro espressione nel « Programma dei cattolici di fronte al socialismo », comunemente noto come « Programma di Milano » approvato in una riunione tenuta a Milano il 4.1.1894 e pubblicato nel numero dello stesso mese dalla Rivista internazionale di Scienze Sociali, fondata un anno prima dal quasi cinquantenne Giuseppe Tomo

lo (18451918), docente di Economia politica all’università di Pisa e che sin dal 1887 era stato chiamato a far parte del nucleo dirigente dell’« Opera dei Congressi ». Era questa la nuova organizzazione di massa dei cattolici italiani, autorizzata nel 1874 da Pio IX, per tentare l’unificazione di tutte le forze confessionali sotto la diretta guida della gerarchia ecclesiastica, e presied[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 63

Brano: [...] medioevo e un’Italia unita sotto il controllo dei pontefici romani) e che si raccoglievano soprattutto a Milano, intorno a Pietro Malvestiti, Enrico Falck, Edoardo Clerici e Gioacchino Malavasi.

La storiografia ufficiale democraticocristiana fa appunto nascere il nuovo partito da questo scambio di esperienze, tra il Trentino, Roma e Milano, che s’intensificarono verso la fine del 1942 e portarono alla formulazione di quello che fu detto il « Programma di Milano », in dodici punti, ricalcati quasi tutti sulle precedenti piattaforme programmatiche del 1899 e del 1919. Èquesto il cosiddetto « fascicolo rosso », dato alla stampa il 25.7.1943, il giorno stesso della caduta di Mussolini; ad esso va aggiunto un altro schema programmatico, di più ampie proporzioni e di più accentuato contenuto sociale, che venne steso soprattutto da De Gasperi e fu poi diffuso clandestinamente, sotto il titolo Idee ricostruttive della Democrazia Cristiana, a firma Demofi

lo (pseudonimo dello stesso De Gasperi).

Da questi due testi, gli « Atti e Documenti ufficiali dèl[...]

[...]

Da questi due testi, gli « Atti e Documenti ufficiali dèlia Democrazia cristiana » fanno iniziare la raccolta delle pubbliche prese di posizione con cui il nuovo partito si presentava al popolo italiano. La denominazione di Partito popolare (non certo atta a suscitare entusiasmo tra le masse cattoliche antifasciste) venne lasciata cadere, a favore di quella, più antica, ritenuta ormai accettabile dalla Chiesa, di Democrazia cristiana.

Il « Programma di Milano » del 1943

Dato alle stampe il 25.7.1943, il documento programmatico del nuovo partito democristiano prevedeva:

« 1) Federazione degli Stati europei retti a sistema di libertà nel quadro di una rinnovata società delle Nazioni. Disarmo generale e simultaneo, forze armate a recluta

mento volontario, a esclusiva disposizione della comunità internazionale.

2) Indipendenza e sovranità della Chiesa e dello Stato, in ordine ai loro fini rispettivi. Rispetto alla coscienza e professione religiosa dei singoli. Intangibilità sostanziale del trattato del Laterano. Il Concordato mantenuto nel[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 42

Brano: [...]tesso anno fece uscire in edizione clandestina un suo scritto: Idee ricostruttive della democrazia cristiana, in vista della ricostituzione di un nuovo partito che fosse la risultante dell’antico Partito Popolare e delle nuove correnti che si delineavano in seno alla gioventù cattolica, nella disgregazione ormai in atto del regime clericalfascista.

Nella Resistenza

Frutto di tutta questa attività, in gran parte limitata ai vertici, fu il « Programma di Milano » della nuova Democrazia Cristiana, elaborato

42


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Programma di Milano, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---cristiana <---De Gasperi <---Diritto <---antifascista <---cattolicesimo <---corporativismo <---fascista <---italiana <---italiani <---italiano <---liberalismo <---socialista <---Agraria <---Alberto de Mun <---Amintore Fanfani <---Antonio Gramsci <---Benedetto XV <---C.L.N. <---Ciancarelli a Roma <---Clinica <---Congresso di Bari <---Economia politica <---Edoardo Clerici <---Enrico Falck <---Federazione degli Stati <---Francesco Hitze <---Francia Renato La Tour <---Giacomo Margotti <---Gioacchino Malavasi <---Giorgio Bo <---Giovan Battista Scaglia <---Giuseppe Tomo <---Leone XIII <---Lettere dal carcere <---Mantellate di Roma <---Medolago-Albani <---Opera dei Congressi <---Pietro Malvestiti <---Pio IX <---Pio XI <---Regina Coeli <---Rerum Novarum <---Scienze <---Scienze sociali <---Sociologia <---Storia <---Storiografia <---antifasciste <---antifascisti <---ciliatoristi <---clericalismo <---comunisti <---cristianesimo <---cristiani <---cristiano <---dell'Italia <---democraticocristiana <---democristiano <---fascismo <---fascisti <---integralismo <---marxista <---nazifascismo <---nazista <---siciliano <---socialismo <---socialisti <---sociologia <---squadriste <---stiano



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